Soltanto le fotografie restano immortali

Questo è un post diverso dal solito. Non fa per niente ridere e non parla di cibo.
Ma è l’articolo con le più belle foto che io abbia mai pubblicato.
Perché non sono mie, ma quelle del fotografo Emiliano Boga, un amico che adoravo e che è morto in un cazzo di incidente in moto.
Non ci sono parole per descrivere come mi senta, nè io nè tutti i suoi amici che come me da giorni intasano la tua pagina Facebook, per scriverti una frase, dirti che non ci credono, lasciarti una foto scattata insieme. Come se quel muro esistesse, e noi tutti ci aspettassimo un tuo commento da un momento all’altro.
Non succede.
Silenzio.
Dicevi che stavo migliorando con le mie foto, e che il cibo è difficile da fotografare perchè non fa espressioni, non puoi cogliere un suo sorriso.
Ogni volta che pubblicavo qualcosa qui nel blog aspettavo di vedere comparire un tuo “mi piace”: era il tuo tacito segno che la foto era fatta bene. E io mi sentivo come l’alunno che aspetta il “bravo” dalla sua maestra sul quaderno. Adesso non li troverò più, e piango mentre scrivo. Piango lacrime da giorni, insieme a questo cielo piovoso che non cessa da tre giorni di piangere con me.
Oggi sono tue le foto che pubblico, tu fotografo autodidatta e irriverente.
E c’è anche la mia preferita, quella che ti chiedevo sempre come logo del blog e tu ogni volta rispondevi “cara la mia barbona, solo quando sarò morto potrai averla”. Bel modo idiota di regalarmela Emi.
Ciao amico mio “senza la erre”, mio carissimo “cialtrone”. Ti voglio sempre bene.